lunedì 5 ottobre 2015

Rubrica Chi ben comincia #17

Sono le 22:54 e dopo una stressante giornata di intenso studio (e non credo di aver finito qui), riesco finalmente a collegarvi per scrivere il primo di due post della giornata. Questo, la rubrica Chi ben comincia, e subito dopo la rubrica Best Quotes Of.
Sono stanchissimo, eppure non me la sento di non pubblicare niente, anche se - sono sicuro - nessuno leggerà niente a quest'ora. Vale la pena provare e tenere attivo il blog, dato che le visite e le interazioni sono nettamente scese da più di trecento a meno di cinquanta in pochissimi giorni.

Ideata dal blog Il profumo dei libri, questa rubrica si propone di presentarvi i primi righi di un libro.


Dopo di lei
di Joyce Mayanrd

È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer de Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre.
Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.

Le prime frasi del libro

Poco più di trent'anni fa, in un giorno di giugno (era l'ora del tramonto e mi trovavo sola su una montagna della Contea di Marin in California) un uomo mi venne incontro tenendo tesa fra le mani una corda di pianoforte, con la chiara intenzione di mettere fine alla mia vita. Avevo quattordici anni, e molte altre persone erano giù morte per mano sua. Non dimenticherò mai cosa vuol dire guardare un uomo negli occhi e pensare che quel volto è l'ultima cosa che vedrai.
Devo ringraziare mia sorella se sono qui a raccontare quello che successe quel giorno. Per ben due volte è stata mia sorella a salvarmi, mentre io non sono stata capace di fare lo stesso per lei.
Questa è la nostra storia.

Non succedeva mai niente di speciale sulla montagna dove vivevamo, e in casa non avevamo la televisione via cavo. Speravamo sempre in qualcosa di un po' emozionante, e così mia sorella e io ci inventavamo delle situazioni. L'unica cosa di cui disponevamo era il tempo.
Un giorno decidemmo di capire che cosa si provi a essere morti.

Ecco qui l'incipit di Dopo di lei, la mia attuale lettura in corso.
Fatemi sapere se ho colto il vostro interesse con queste prime righe del libro!

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