lunedì 14 luglio 2014

Recensione | Quando il Diavolo mi ha preso per Mano di April Genevieve Tucholke

Titolo: Quando il Diavolo mi ha preso per Mano
Serie: Between #1
Autore: April Genevieve Tucholke
Editore: Piemme Freeway
Prezzo: € 16,00
Pagine: 274

Nel paesino di mare dove abita Violet non succede mai niente... fino a quando River non affitta la casetta dietro la sua e incominciano a verificarsi eventi inquietanti: i bambini scompaiono, gli adulti hanno strane visioni e diventano inspiegabilmente violenti.
Tutto mentre Violet è sempre più attratta da quel ragazzo misterioso che ormai entra indisturbato in casa sua. Ma River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e il passato misterioso o dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro?
La nonna di Violet l'aveva messa in guardia dai giochi che sa fare il Diavolo, ma lei non aveva mai pensato che il male potesse nascondersi in un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione...

April Genevieve Tucholke va pazza per i vecchi film, i cattivoni dai capelli rossi, le cucine enormi, e adora discutere di omicidi a cena. Vive con il marito in Oregon, ai confini con la foresta. Questo è il suo primo romanzo.
La mia recensione di
Quando il Diavolo mi ha preso per Mano
Ho cominciato a leggere Quando il Diavolo mi ha preso per Mano quattro giorni fa e l'altro ieri l'ho finito. Prima avevo finito di leggere Lithium ed è stato veramente come un salto nel vuoto; passare da un urban-fantasy a un paranormal romance. Devo dire che ho subito divorato i primi capitoli e, pagina dopo pagina, non riuscivo, davvero, a smettere di leggere. Ci ho fatto - letteralmente - le nottate!

Questo è un romanzo fatto per bene, e bisogna sottolineare anche che è il primo romanzo della Tucholke! Quando il Diavolo mi ha preso per Mano ha tutto. Tutto! Passione, avventura, paura, azione, romanticismo, ansia... veramente, veramente tutto.
Devo dire che un paranormal romance non mi aveva mai colpito così a fondo, non aveva mai suscitato in me così tanta passione e né mi aveva mai fatto provare così tante emozioni contemporaneamente. Davvero, il mio stato d'animo cambiava con quello di Vi, pagina dopo pagina: tristezza, paura, malinconia, odio, stupore..

Parlando della trama devo ammettere che è stata veramente avvincente e fluida, ossia non si bloccava nel corso della storia. Per non parlare dei personaggi, poi. I personaggi avevano un carattere ben definito, non sono stati personaggi piatti, ma avevano un certo spessore e devo dire che l'autrice è stata veramente brava in questo, siccome gestire non due, non tre, ma quindici e più personaggi (attenzione: personaggi, non protagonisti) deve essere veramente duro.
Altra cosa che ho apprezzato, il sentimento di amore-odio che Violet prova nei confronti di River. Il modo in cui lo ama per la sua infinita dolcezza nei momenti d'intimità, il modo in cui lo ama quando dormono insieme, il modo in cui lo amava quando cucinava, è sempre stato contrastato dall'odio verso il bagliore, dall'odio verso le sue continue e costanti bugie, dall'odio causato dal non potersi più fidare di lui. Travolgente.

Per non parlare poi dello stile dell'autrice, scorrevole e semplice. Uno di quei libri in cui non devi leggere e rileggere mille volte lo stesso paragrafo, perché non ti è, fino in fondo, chiaro; no, tutt'altro! I luoghi, poi, descritti accuratamente combaciavano alla perfezione con le atmosfere quasi sempre buie e tetre del romanzo.
Devo ammettere che - e qui potete linciarmi - mi è sembrato un mix di uno scritto di Stephen King (per la teatralità, la storia agghiacciante, la sceneggiatura..) e di Carlos Ruiz Zafón (per i luoghi, le atmosfere, i personaggi..)
Letteralmente mozzafiato!

Parlando dell'editing, invece, ho trovato il titolo azzeccatissimo. Si sposa perfettamente con il libro e i consigli di Freddie. Allo stesso modo, anche il titolo originale (Between the Devil and the Deep Blue Sea) sarebbe potuto andare bene! Altra cosa che ho notato è il lessico, le parole, i vocaboli; di solito - e con la Piemme mi è capitato - trovo certe parole enormemente stroppiate, ma stavolta ne ho contate veramente una o due (a parte il nome di Brodie che è stato cambiato un qualcosa come mille volte, ma credo sia così anche in originale). Veramente un miglioramento.
Ho trovato fantastiche anche la sovra-copertina e la quarta, anche se credo sia molto più elegante la copertina in cartone (la costa è magnifica!)

Un libro emozionante, inquietante, che non ti fa dormire la notte!
Grandioso!

2 commenti:

  1. A me non aveva presa al massimo questo libro in realtà. Infatti avevo dato un 3/5.

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  2. Pure io come Ilenia gli avevo dato 3/5 sinceramente non mi era piaciuto proprio tantissimo, ma secondo me ha delle buone potenzialità infatti spero che il secondo possa piacermi di più!

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