mercoledì 29 aprile 2015

Rubrica | Chi ben comincia #13

Buon pomeriggio lettori dell'angolo!
Sì lo so, mi sono preso un'altra pausa abbastanza lunghetta, ma c'è qualcosa in cantiere.
Infatti è qualche settimana che mi sto cimentando nella scrittura, e questo ha preso veramente tanto tempo al blog. Inoltre sto anche studiando perché, sì insomma, tra qualche settimana la scuola sarà finita e devo ancora recuperare un paio di materie. Sono impegnato fino al collo, e non trovo mai un po' di tempo per sedermi con calma a scrivere un post per il blog.
Però, punto a mio favore è che mi sto gettando a capofitto nella lettura. Ho già scritto una recensione, e adesso sono in procinto di leggere un nuovo libro - se mi seguite su Goodreads allora siete a conoscenza delle mie letture.
Come dice il titolo, oggi trattiamo la rubrica Chi ben comincia, con il tredicesimo appuntamento!
Il libro in questione l'ho letto un po' di tempo fa ed anche recensito sul blog, che potete trovare cliccando qui. Faccio una piccola premessa: non credo ci sarà anche la rubrica WWW... Wednesday oggi, siccome devo studiare taaaaaaanta chimica.

April Genevieve Tucholke | Quando il Diavolo mi ha preso per Mano | Piemme Freeway

«Si smette di aver paura del Diavolo quando lo si tiene per mano.»
Me lo disse Freddie, quand'ero piccola.
Tutti chiamavano mia nonna con il suo soprannome, anche i miei genitori, perché, come diceva lei, «Freddie, diminutivo di Fredrikke» era il suo nome. Non Mamma, o Nonna. Solo Freddie.
Poi mi chiese se volevo bene a mio fratello.
«Luke è un bulletto maledetto» le risposi.
Ricordo che stavo fissando il marmo rosa della vecchia e imponente scalinata che stavamo salendo insieme. Era striato di venature nere, simili alle vene varicose blu sulle gambe bianche di Freddie. Ricordo anche di aver pensato che la scalinata stava invecchiando, proprio come lei.
«Non dire maledetto, Violet.»
«Tu dici maledetto.» Eccome se lo diceva anche lei. E spesso. «Una volta Luke mi ha spinto giù da questa maledetta scalinata.» le raccontai, continuando a osservare i gradini di marmo. La caduta non mi uccise, ammesso fosse quello il suo scopo, ma persi due denti e mi feci uno sfregio sulla fronte che sanguinava da morire. «Non voglio bene a mio fratello» dissi. «E non m'importa di quello che pensa il Diavolo. È la verità.»

2 commenti:

  1. Adoro la chimica!!!

    Parlando di libri, invece, questo qui mi ha lasciata davvero con l'amaro in bocca. Mi aspettavo moooolto di più!

    ps.: bella la grafica!

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  2. Questo libro l'ho letto esattamente un anno fa (preciso preciso!) e mi ricordo che per la prima metà mi aveva incantato e non riuscivo a metterlo giù (me lo ricordo perché l'ho iniziato il 30 sera e la mattina dopo dovevo prendere un treno prestissimo, ma non riuscivo a mettere giù il libro e la mattina dopo ero uno straccetto!!!) ma verso la fine il mio interesse era andando calando e, sinceramente, non mi era piaciuto tantissimo... però lo stile mi aveva affascinato parecchio :)

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