giovedì 8 ottobre 2015

Recensione | Dopo di lei di Joyce Maynard

Ho ricevuto questo volume diverse settimane fa, e finalmente posso parlarvene! Ringrazio la casa editrice Harlequin Mondadori per aver messo a disposizione una copia del romanzo di Joyce Maynard, Dopo di lei.

Scheda del libro

Titolo: Dopo di lei
Autore: Joyce Maynard
Prezzo: € 16,00
Pagine: 378

Traduzione di Luigi Bertolini


È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani done iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer del Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre.
Sono passati trent'anni da quell'estate e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla, ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.

L'autrice
Joyce Maynard, scrittrice di successo a livello internazionale, prima di dedicarsi completamente alla scrittura dei suoi romanzi, è stata una giornalista, un editor e un commentatore radio.
I suoi romanzi hanno ispirato la realizzazione di due film. Da morire, con protagonista una giovane Nicole Kidman, è arrivato sul grande schermo nel 1995 diretto da Gus Van Sant mentre Un giorno come tanti, interpretato da Kate Winslet e Josh Brown, è stato realizzato nel 2003.

La mia recensione di
Dopo di lei

Il titolo originale del romanzo è After Her e la cover originale presenta comunque un bosco/montagna, quindi direi che non ci sono stati cambiamenti radicali nell'edizione italiana, a parte la traduzione del titolo, e questa è una cosa che mi fa veramente piacere. Anzi, a dire la verità, preferisco l'edizione con la ragazza (che in realtà sappiamo dovrebbe essere una ragazzina) perché rende bene l'idea di misticità che l'autrice ci tiene fino a più di metà del libro su tutta la storia del Killer del Tramonto.
Odio quando cambiano totalmente il nome di un romanzo e la cover. Proprio com'è successo per Aristotele e Dante scoprono i segreti dell'Universo e All'inferno non c'è glamour. No, no e no. Punto a favore per Harlequin.
Se qualcuno lo definisce thriller, allora gli consiglio di rivedere le sue priorità, citando Ron Weasley. Il thriller fa soltanto da sfondo alla trama, in una maniera veramente sottile che pochi autori avrebbero saputo mantenere tale. Sono le vicende di due sorelle, legate da un sentimento ancor più forte dell'amore che probabilmente non esiste nemmeno nella realtà. Un legame fraterno che va oltre ai pregiudizi, dove una è pronta a salvare in qualsiasi maniera l'altra, anche a costo della vita.

«Come fanno a venirle in mente tutte queste storie?» mi avrebbe chiesto qualcuno.
Da giovane, avrei risposto, inventare storie era il mio modo di rendere la vita interessate: io e mia sorella eravamo sempre a caccia di emozioni e se il mondo non ce ne forniva l'occasione, ce la inventavamo. Erano storie così reali da sembrare vere perfino a noi.
Finché, naturalmente, qualcosa successe davvero, qualcosa che avremmo voluto non succedesse mai.
Joyce Maynard, Dopo di lei

Patty e Rachel. Le due hanno soltanto due anni di differenza, eppure ne hanno passate di belle e di crude. Con i genitori separati, una madre triste e depressa e un padre che vive una vita nascosta, entrambe si isolano per crearsi un mondo completamente loro, con le proprie regole e le proprie sceneggiature. Sbirciano nelle case per poter guardare il loro programma preferito e giocano alle Charlie's Angels, si fidano solamente l'una dell'altra ed inventano casi su cui investigare. Finché sulla montagna dietro casa, dove sono sempre andate a giocare, un killer inizia a commettere una serie di omicidi e il loro papà, che fino ad allora si dilettava nel creare ragni da un filo di capello di una delle sue figlie, ora si trova a dover condurre le indagini del Killer del Tramonto e a dedicare sempre meno tempo alle sue bambine.
Proprio come lui, anche Rachel e Patty decidono di immischiarsi nelle indagini prese dalla voglia di investigare, evidentemente trasmessa loro dal padre. Una dote presente più che nel DNA di Patty in quello di Rachel, in quanto quest'ultima sostiene di avere un sesto senso molto sviluppato. Riesce a vedere il futuro, a rivivere il passato in modo molto chiaro, a prevedere lo squillo di un telefono, un terremoto e riesce persino a vedere il modus operandi del Killer.
Il rapporto che c'è in famiglia Torricelli è un rapporto più unico che raro. Un rapporto fatto di piccoli momenti e di piccoli gesti, che si uniscono in una sintonia rara che la Maynard ha (forse) creato in maniera veramente impeccabile.

Dopo di lei, volendo fare ricorso alle teorie medievali, è stato scritto con uno stile narrativo umile, cioè che parla delle vicende quotidiane. Personalmente ho trovato il modo di scrivere della Maynard molto semplice e incalzante, senza paroloni difficili - certamente è stata una lettura più svelta rispetto al ritratto di Dorian Gray - e senza molti giri di parole. In certi punti vagamente ripetitiva, ma posso anche chiudere un'occhio. Tutto sommato si è rivelata una lettura emozionante. Nessun problema anche nel raccontare le vicende con un unico punto di vista interno. La narratrice è infatti Rachel, che racconta della sua vita da quando è incorsa nel Killer del Tramonto nella sua e nella vita di sua sorella, e sembra che la Maynard non abbia mai voce in capitolo. O almeno è stato quanto mi è arrivato.

Raccomando sicuramente la lettura, ma non a tutti. Probabilmente perché è qualcosa difficile da apprezzare, e perché bisogna andare veramente oltre a quello che è un libro. Credo che Dopo di lei sia una lezione di vita (non è detto che lo siano solo i classici!) raccontata in chiave moderna. Una lettura sicuramente da fare, ma ad un determinato momento della vita in cui si matura e si capisce che non si deve leggere un libro soltanto per il gusto di farlo o soltanto per recensirlo sul proprio blog, ma per cogliere le esperienza di vita vissuta, anche se di personaggi immaginari, e farli propri.

Il mio voto a questo libro è

Bello, raccomandato
Allora lettori?
Vi ho convinto a leggerlo? Oppure qualcuno l'ha già letto ed ha un parere diverso dal mio?
Fatemelo sapere in un commento!

2 commenti:

  1. Mi è piaciuto moltissimo, ma in effetti non lo consiglierei a tutti. Però ti lascia dentro qualcosa, la Maynard tocca le corde giuste.

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