lunedì 7 settembre 2015

Rubrica | New Books Detection #06

Salve salvino carissimi lettori dell'angolo!
Oggi inizia una nuova settimana, mentre il mio vicino di casa urla a tutto spiano per una partita ma va bene ugualmente perché sono tranquillo e contento di presentarvi un nuovo appuntamento con la rubrica New Books Detection!
Oggi vi presento ben sette libri, forse un po' troppi, ma fa niente. Alcuni di questi li conoscevo già per nome e/o copertina, ma non mi sono mai soffermato sulla trama come ho fatto in questi ultimi giorni. Alcuni li ho scovati per caso su internet, alcuni sono delle nuove uscite, mentre altri sono di autori che ho letto e che mi sono piaciuti.
I libri, come ho detto sono sette, e sono targati Joyce MaynardErri De LucaDonna TarttJohn E. WilliamsValérie Tong CuongArturo Pérez-Reverte e Paulo Coelho. Ovviamente entrano subito tutti in wishlist!

DOPO DI LEI
DI JOYCE MAYNARD
E' l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer del Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre.

Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.
IL PESO DELLA FARFALLA
DI ERRI DE LUCA
Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. E' novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l'odore dell'uomo, dell'assassino di sua madre. Anche l'uomo, quell'uomo, era in là negli anni, e gran parte della sua vita era passata a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell'uomo porta, impropriamente, il nome di "re dei camosci" per quanti ne ha uccisi. Possiede una Trecento magnum e una pallottola da undici grammi: non ha mai lasciato la bestia ferita, l'ha sempre abbattuta con un solo colpo. Erri De Luca spia l'imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenere tutti i duelli. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l'immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, del ladro di bestiame, che non ha mai avuto una vera storia da raccontare per rapire l'attenzione delle donne, per vincere la sua battaglia con gli altri uomini. "In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove," dice De Luca. E qui si racconta, per l'appunto, di questi due animali che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale. "La montagna nasconde, ha vicoli, soffitte, sotterranei, come la città dei suoi anni più violenti, ma più segreti."
IL CARDELLINO
DI DONNA TARTT
Figlio di una madre devota e di un padre inaffidabile, Theo Decker sopravvive, appena tredicenne, all'attentato terroristico che in un istante manda in pezzi la sua vita. Solo a New-York, senza parenti né un posto dove stare, viene accolto dalla ricca famiglia di un suo compagno di scuola. A disagio nella sua nuova casa di Park Avenue, isolato dagli amici e tormentato dall'acuta nostalgia nei confronti della madre, Theo si aggrappa alla cosa che più di ogni altra ha il potere di fargliela sentire vicina: un piccolo quadro dal fascino singolare che, a distanza di ani, lo porterà ad addentrarsi negli ambienti pericolosi della criminalità internazionale. Nel frattempo, Theo cresce, diventa un uomo, si innamora e impara a scivolare con disinvoltura dai salotti più chic della città al polveroso labirinto del negozio di antichità in cui lavora. Finché, preda di una pulsione autodistruttiva impossibile da controllare, si troverà coinvolto in una rischiosa partita dove la posta in gioco è il suo talismano, il piccolo quadro raffigurante un cardellino che forse rappresenta l'innocenza perduta e la bellezza che, sola, può salvare il mondo
STONER
DI JOHN E. WILLIAMS
William Stoner nasce in una povera famiglia nella campagna del Missouri e inizia a lavorare nel terreno del padre. Nel 1910, all'età di diciannove anni, accede all'Università di Missouri e si iscrive alla facoltà di Agraria. Durante un corso di Lettere e Filosofia il professore legge il sonetto n.73 di Shakespeare e Stoner ne resta affascinato, perciò dirotta i suoi studi verso la letteratura. Otto anni dopo s laurea e diventa insegnante presso la stessa università in cui ha condotto gli studi. Successivamente si sposa con una donna di nome Edith dalla quale ha una figlia, Grace, ma il loro matrimonio diventa infelice e contrastato: dopo vari anni si innamora di Katherine Driscoll, una giovane studiosa conosciuta in un corso ma la loro relazione, che inizialmente i due riescono a mantenere nascosta, viene scoperta e scatena uno scandalo all'interno dell'università. Stoner è perciò costretto a lasciare la campagna. La carriera universitaria prosegue senza successi né promozioni, ostacolata per venticinque anni dal rettore. Stoner muore nel 1956 all'età di sessantacinque anni. (da Wikipedia)
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che s possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. E' il caso che abbiamo davanti. (dalla postfazione di Peter Cameron)
L'ATELIER DEI MIRACOLI
DI VALÉRIE TONG CUONG
Ci sono momenti, nella vita di una persona, in cui sembra che nulla vada come deve andare. Eppure anche in questi momenti rimane, sottile come un velo, un'insopprimibile voglia di felicità, la sensazione di avere comunque il diritto a una porzione di serenità, la speranza lieve ma tenace di trovare, là fuori, qualcuno che possa aiutarti. Così accade anche ai protagonisti di questo romanzo, due donne e un uomo sull'orlo di un baratro, ai quali un incontro fortuito sembra aprire uno squarcio nel buio... E' vero, la salvezza può arrivare nelle maniere e dalle persone più impensate, e il confronto con i propri fantasmi e con lo spregiudicato Jean, che aiuta le persone uscite dalle crisi a reinserirsi nella società nel suo atelier dei miracoli, potrà aiutare Mariette, Millie e Mike a risollevarsi. Ma quanto si mescolano, nella vita reale, il Bene e il Male? Dov'è il confine? Chi non ha mai incontrato una persona che l'aiuta ma, al tempo stesso, lo manipola? Un romanzo sulla complessità dei rapporti umani, sull'altruismo disinteressato, ma anche su ciò che ciascuno di noi possiede, e che appare quando la vita prende una direzione inaspettata.
IL CECCHINO PAZIENTE
DI ARTURO PÉREZ-REVERTE
Ad Alejandra Varela, detta Lex, specialista in arte urbana, piacciono le donne, e non ne fa mistero. Ma ora che ha perso la sua compagnia, Lita, non le resta che il lavoro. Un incarico editoriale la mette sulle tracce di Sniper, uno dei writer più famosi al mondo, un ribelle apparentemente indomabile, protagonista di "interventi" ben oltre i limiti della legalità, con conseguenze in qualche caso fatali per i giovani che chiama all'azione. Quasi nessuno ne ha mai visto il volto, nessuno conosce la sua vera identità. Un artista? Lui dice di non esserlo, ripete che i suoi "pezzi" sono "guerriglia urbana". Eppure, se qualcuno lo convincesse a esporre le sue opere e a farne un libro, sarebbero in molti ad arricchirsi. Almeno all'inizio, è per questo che Lex lo insegue da Madrid a Lisbona, da Verona a Napoli, immergendosi sempre più nel mondo dei "graffitari", nei loro codici e nei loro valori. Anche qualcun altro, però, sta cercando Sniper, con tutt'altre intenzioni. E pedina Lex per arrivare fino a lui. Quello che allora si scatena è un duello di intelligenze, un gioco di specchi tra cacciatori e prede, tra schermitori che cerca il fianco debole dell'avversario. E poi colpiscono. Sempre. Perché "il Fato è un cacciatore paziente" che non perdona. Mai.
VERONIKA DECIDE DI MORIRE
DI PAULO COELHO
Il giorno 11 novembre del 1997 Veronika, ventiquattro anni, slovena, capisce di non voler più vivere e assume una forte dose di sonniferi. Salvata per caso, si risveglia tra le mura dell'ospedale psichiatrico di Villete, con il cuore stanco e sofferente per il veleno che lei gli ha somministrato.  In pochi giorni a Villete Veronika scopre un universo di cui non sospettava l'esistenza. Conosce Mari, Zedka, Eduard, persone che la gente "normale" considera folli, e soprattutto incontra il dottor Igor, che attraverso una serie di colloqui cerca di eliminare dall'organismo di Veronika l'Amargura, l'Amarezza che la intossica privandola del desiderio di vivere. Veronika spalanca così le porte di un nuovo mondo, un mondo che, attraversato con la consapevolezza della morte, la spinge, sorprendentemente, alla consapevolezza della vita. Fino alla conquista del dono più prezioso: saper vivere ogni giorno come un miracolo. In questo romanzo, nella storia della giovane Veronika, Paulo Coelho riversa la sua personale esperienza, i ricordi di tre anni consecutivi di ricovero in un ospedale psichiatrico, dove lo scrittore venne rinchiuso solo perché considerato "diverso". E riesce ancora una volta a mostrare al lettore come il miracoloso e inafferrabile dono della serenità possa essere conquistato in qualsiasi luogo, anche in quelli apparentemente più improbabili. Perché il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi.

Conoscete o avete letto qualcuno di questi titoli?
Avete altro da propormi?
Fatevi avanti nei commenti!

2 commenti:

  1. Il cardellino e Veronika decide di morire sono gli unici due che ho già letto! Ottime scelte!
    Aspetto di vedere le tue recensioni! ^_^

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  2. Veronika decide di morire è tra i miei libri preferiti di sempre. Spettacolare, davvero!

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