mercoledì 16 settembre 2015

Recensione | Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Ebbene sì, ragazzi. Sono veramente riuscito a finire la lettura di questa straordinaria opera, ed ora sono qui per condivider con voi i miei pensieri letteralmente a caldo!
Prima di partire, però, voglio dirvi che - come noterete - oggi non ci sarà la rubrica WWW... Wednesday, siccome ho appena finito la lettura de Il ritratto di Dorian Gray, quindi praticamente non ho ancora iniziato niente di nuovo. La rubrica slitta direttamente alla prossima settimana, a mercoledì 23!

SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
Autore: Oscar Wilde
Editore: Mondadori
Prezzo: € 8,50
Pagine: 226

Apparso nel 1890 e accolto dalla critica vittoriana con scandalo e furiose polemiche, Il ritratto di Dorian Gray costituisce una sorta di manifesto del decadentismo inglese. Il romanzo narra la vicenda del bellissimo Dorian che ottiene di conservare intatte gioventù e avvenenza, nonostante le mille dissolutezze cui si abbandona. Sarà infatti un suo ritratto, tenuto opportunamente nascosto, a invecchiare al suo posto. Quasi un compendio della "filosofia" wildiana nella sua ricerca della sensazione intensa e rara, nella negazione di ogni credo o sentimento diverso dal piacere, Il ritratto di Dorian Gray sottolinea con forza la supremazia dell'artista sulle leggi morali e sulle convenzioni sociali. Idee che Wilde praticò e pagò in prima persona, volendo "vivere la propria vita come un'opera d'arte" e difendendo, attraverso la grazia scherzosa e paradossale del suo inimitabile stile, i valori dell'arte, della cultura, dell'uomo.
L'AUTORE
Oscar Wilde (Dublino, 1854 - Parigi, 1900). Eccentrico e geniale, fu l'idolo dei salotti letterari e mondani di Londra e Parigi, ma la sua fortuna declinò rapidamente in seguito a uno scandalo omosessuale che gli costò due ani di carcere. Oltre al Dorian Gray, scrisse la commedia L'importanza di chiamarsi Ernesto, i racconti del Fantasma di Canterville e del Principe felice, la Ballata dal carcere di Reading e il De profundis.
La mia recensione de
Il ritratto di Dorian Gray
Il ritratto di Dorian Gray è stata una scoperta. L'ho comprato circa due anni fa, credo, e cominciai a leggerlo subito. Al tempo avevo tipo tredici o quattordici anni, e lasciai perdere subito perché, ne sono sicuro, non sapevo apprezzare il genere. Ma prendere in mano questo libro dopo veramente così tanto tempo, e vedere una costanza veramente assidua nel leggere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, non ha avuto prezzo. 
Non credo di averci messo né tanto né poco tempo a finire questa lettura, ci ho messo il giusto per apprezzarlo veramente. Inutile dire che ne sono rimasto esterrefatto!
Il romanzo, in generale, parla di un giovane ricco e bello che gode pienamente della sua vita e, quando incontra Lord Henry, il personaggio più saccente che io abbia mai letto, nello studio del suo amico Basil, inizierà a cambiare. In male o in peggio non si riesce a capire, probabilmente - almeno sotto il mio punto di vista personale - in peggio.
Il tutto gira intorno ad un ritratto di Dorian dipinto dallo stesso Basil. Dorian, vedendosi giovane e bello nel ritratto, esprime un desiderio che passa di mente a tutti, almeno una volta nella vita: voler essere bello, spensierato, giovane e pieno di vita come lo è nel dipinto (o, nel nostro caso, in una fotografia). Senza pensarci due volte, così, esprime il suo desiderio.

«Com'è tragico,» mormorò Dioran Gray, gli occhi fissi sul suo ritratto «com'è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale io sono in questa giornata di giugno. Oh, se si potesse realizzare il contrario! Se io potessi rimanere sempre giovane, e il ritratto diventasse vecchio! Per questo, per questo, darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo! Darei anche la mia anima per questo!»
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

È un patto col diavolo che, inconsapevolmente e con tutta la genuinità del mondo, stringe in quella - aggiungo io - maledetta giornata di giugno. E così il giovane di animo nobile, a causa della sua maledizione, diventa l'opposto.
Nel corso della sua vita lui si innamora, di se stesso e di una bella ragazza. Ma non sarà mai capace di innamorarsi della vita, stranamente. Arriverà a commettere peccati e, insieme, delitti per tener nascosto il suo segreto.
A volte è vero ed è dura ammetterlo, ma tutti, nessuno escluso, ci sentiamo un po' Dorian Gray. Faremmo di tutto pur di non mostrare la nostra vera persona, pur di nascondere la parte più vulnerabile di noi stessi. Il nostro io.

Non credo ci siano parole adatte per descrivere come ci si sente durante la lettura di questo capolavoro, se non le proprie parole dello scrittore a pagina 101

"Ha tutta la tremenda bellezza di una tragedia greca, di una tragedia nella quale ho avuto molta parte, ma dalla quale sono rimasto immune."
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

È così. Il ritratto di Dorian Gray è travolgente e ti prende completamente, facendoti sentire parte integrante delle vicende, ma soprattutto facendoti crescere a ritmo con i personaggi.
Io ho adorato questa lettura. Merita veramente tantissimo!

Il mio voto a questo libro è:
Grandioso! Raccomandato al TOP!

Che mi dite?
Voi avete letto Il ritratto di Dorian Gray?
Se no, vi obbligo a farlo immediatamente!

2 commenti:

  1. Ahia.. Mi fa piacere che ti sia piaciuto, io non sono mai riuscita a superare le 60 pagine!

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    1. Sì, ti capisco. Anch'io la prima volta non riuscii proprio, poi l'ho recuperato e ne sono veramente contento!

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