giovedì 16 luglio 2015

miniRecensione | La solitudine del lupo di Jodi Picoult

Ediz. Corbaccio € 18,60 (cartaceo)
406 pagine
Il libro
La solitudine del lupo
di Jodi Picoult
Dopo anni di lontananza, Edward Warren è costretto a tornare a casa: il padre Luke, etologo esperto di lupi, ha avuto un incidente gravissimo e si trova in uno stato di coma irreversibile. Diversamente dalla sorella minore Cara, che era con il padre al momento dell'incidente, Edward è convinto che la scelta più giusta sia quella di porre fine allo stato vegetativo di Luke. Ma il conflitto con la sorella su un argomento così terribilmente difficile risveglia in Edward anche i fantasmi del passato, l'ultima discussione con il padre dopo la quale aveva interrotto ogni rapporto, e l'emergere di segreti inconfessabili nel momento di maggior vulnerabilità della famiglia che, come un branco di lupi, cerca di sopravvivere.
Abilissima ad analizzare le grandi domande dell'esistenza attraverso la voce dei suoi personaggi, anche questa volta Jodi Picoult coglie nel sego e offre al lettore una storia intensa e pina di pathos nella quale identificarsi.
Jodi Picoult
Jodi Picoult, la regina delle classifiche americane, vive ad Hanover, New Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici.
  • Nel 1992 ha scritto il suo primo libro. Da allora ha scritto 23 romani.
  • I suoi libri sono pubblicati in 35 paesi.
  • Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il New England Bookseller Award for Fiction, il Book Browse Diamond Award, il Fearless Fiction Award, il Virginia Reader's Choice Award e molti altri ancora americani e inglesi.
  • La solitudine del lupo appena uscito ha raggiunto il primo posto delle classifiche del New York Times.
  • In Italia, Corbaccio ha pubblicato La custode di mia sorella, Il colore della neve, Senza lasciare traccia, Diciannove minuti, Un nuovo battito, La bambina di vetro, Le case degli altri, L'altra famiglia (tutti anche in edizione TEA) e Intenso come un ricordo.

La mia recensione di
La solitudine del lupo

Come scritto nel titolo: sarà una mini recensione. Breve e diretta, senza fronzoli, citazioni e abbellimenti vari. Vado veramente di fretta, e non ho tempo, però volevo scrivervela!

Non mi sbagliavo. La Picoult mi ha nuovamente deluso. Proprio non mi piace!
Partiamo dal fatto che le due cose principali che mi hanno convinto a leggere La solitudine del lupo sono state la cover e la trama.. come faccio al solito. Però, come si sa: un libro non si giudica dalla copertina, è vero. È proprio vero, anche in senso negativo.
È stata una lettura lunghissima. Ho desiderato, mentre leggevo, di arrivare al termine.. e la fine sembrava non arrivare mai, allora un po' ho letto velocemente, un po' ho saltato qualche spezzone inutile alla trama, un po' ho lasciato il libro a prendere polvere sul comodino.. e alla fine mi sono trovato con un libro che non ha catturato il mio interesse.
Sono stati veramente pochi i momenti in cui sono stato attento ed in cui il libro è riuscito a catturarmi. Pochissimi, veramente!
Sarò uno dei pochi che la pensa così, me ne rendo conto, essendo Jodi Picoult una scrittrice di fama mondiale e amata e stimata da molti o addirittura tutti. Però, secondo me è proprio lo stile della scrittrice che non mi fa riuscire ad apprezzare le sue opere. Così è stato anche per La custode di mia sorella, che non sono riuscito neanche a terminare - e per questo non posso fornirvi un recensione dettagliata o, almeno, sincera.
E mi dispiace non aver apprezzato neanche questo secondo tentativo della Picoult, che ha un tema molto importante alle fondamenta: le relazioni familiari. Tema importante, che però - a parer mio - è stato trattato, strutturato e disegnato molto male nello stile.
È veramente stata una sfiancata, questa lettura. Io dico che non ne vale la pena leggerlo, a meno che non si vada appresso a stili complessi e sdoppianti a seconda del punto di vista dei personaggi.
Come dicevo prima, sì, ci sono stati dei momenti in cui il libro mi ha fatto dire "ah, quindi qualcosa di buono c'è!", ma non più di tanto. Certamente uno dei sotto-temi trattato proprio con i guanti, e con impeccabilità, è stato quello dell'eutanasia.
Cara ed Edward, infatti, hanno due opinioni completamente diverse e contrastanti, sull'argomento. L'una l'opposto dell'altra.
È l'unico punto a favore che do alla Picoult, ma non posso fare altro.

La prossima volta farò bene a riguardarmi prima di comprare un nuovo titolo di Jodi.


Il mio voto a questo libro è:
Proprio NO

Mi preparo ad essere linciato?
Direi di sì.

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