Leggi la recensione di L'estate nei tuoi occhi - primo libro della trilogia - cliccando qui!
Titolo: Non è estate senza te
Serie: The Summer Trilogy #2
Autore: Jenny Han
Editore: Piemme Freeway
Prezzo: € 12,90
Pagine: 322
Belly ha sempre contato ogni singolo giorno che la separa dall'estate, cioè da Conrad e Jeremiah. Ma non quest'anno. Perché la madre dei ragazzi, Susannah, è di nuovo molto malata. Perché Conrad ha smesso di curarsene. E perché tutto quello che era buono nella sua vita sta crollando a pezzi.
Per la prima volta, Belly vuole solo che quell'inverno non finisca mai.
E invece, quando Jeremiah telefona per dirle che Conrad è sparito, Belly capisce che quella è l'occasione per rimettere le cose a posto.
Jenny Han vive a Brooklyn, New York, dve ha frequentato la New School ottenendo un Master in Scrittura Creativa.
Non è estate senza te è il secondo romanzo di una trilogia molto romantica iniziata con L'estate nei tuoi occhi e che sarà completata da Per noi sarà sempre estate.
Ho definito il primo romanzo della trilogia, L'estate nei tuoi occhi, come un romanzo semplicemente bello. Non fantastico, meraviglioso o clamoroso. Ma semplicemente bello.
Questo secondo romanzo, è passato da bello a carino. Se nel primo c'era la curiosità di un titolo totalmente nuovo, nel secondo quella curiosità non c'è più, ma c'è la curiosità di vedere se si legge qualcosa di migliore rispetto al primo romanzo. Niente di migliore, ma anche niente di peggiore. Anzi, di cambiamenti ne ho visti veramente pochi, e più verso la fine, cosa che mi ha deluso un pochino. Anche se, ammettendolo, è stato leggermente più coinvolgente del primo, e questo è già un punto a suo favore.
Come per il primo, lo stile della Han è veramente semplicissimo - anche se più volte ritroviamo la stessa parola ripetuta più volte nell'arco del romanzo (ad es. ghingheri.. parola ripetuta tipo ventimila volte nel libro) - e scorrevole. Cosa che non mi è andata a genio è stata la moltitudine di flashback. Veramente, ne erano troppi. Nell'arco di quaranta pagine ci sono tipo dieci capitoli di flashback e altri dieci di scene 'in corso', per così dire. Mi hanno fatto venire il mal di testa, anche perché alcuni capitoli non lasciavano ad intendere che erano flashback, quindi bisognava leggere le cose più e più volte, rubando tempo prezioso alla lettura.
Con le cose fastidiose, però ci sono anche le cose belle. Infatti, cosa che apprezzo molto sono stati i punti di vista di Jeremiah. Sì, ci sono stati interi capitoli (lunghi tre o quattro pagine su per giù) dettati dal punto di vista del più piccolo dei fratelli Fisher. Veramente una fantastica idea da parte della Han, almeno così siamo venuti un po' a conoscenza dei sentimenti, dei ricordi e dei pensieri di Jeremiah!
Entriamo un po' nella storia, ecco.
Conrad si è perso e, ovviamente, Jeremiah cerca l'aiuto di Belly per ritrovarlo. Lei accetta e non dice nulla alla madre, anzi le mente. Le dice che sarebbe stata a dormire a casa di Taylor. La madre, palesemente ancora distrutta e confusa dal funerale e dalla perdita della sua migliore amica Susannah, ci casca e la lascia andare. Adesso io dico: mio dio, Belly! Susannah era la migliore amica di tua mamma! Tua mamma ama i ragazzi. I ragazzi amano Laurel. Qual è il tuo problema? Lei avrebbe dovuto saperlo. Comunque, Jeremiah e Belly trovano Conrad a Cousins Beach. Non è lì per quale stupido motivo. È lì per un motivo ben preciso: 'difendere' in un certo senso la casa. Esatto, perché Adam - padre dei due - vuole venderla. Jeremiah, Conrad e Belly, quindi, cosa fanno? Organizzano la festa del quattro luglio lì, nella casa di Susannah. E appena Laurel, la madre di Belly, lo scopre sono guai amari. Subito nasce una forte discussione madre-figlia, che finisce con uno schiaffo da parte di Laurel. Povera Belly mi venne da pensare, insomma era appena uscita da una discussione con la sua 'migliore amica' Taylor che subito la madre le da contro. Però questa discussione è stata un bene, ha ravviato un po' il romanzo. Diciamo che in quel momento non sapevo se essere eccitato dalla scossa, oppure essere angosciato perché Belly aveva detto la verità. Una verità dura: Avrei preferito Susannah come madre.. e non è una cosa bella da sentire o da dire.
E poi c'è Taylor, come ho accennato prima. Belly e Taylor hanno avuto una discussione. La causa? Belly, ovviamente. Ma stavolta non ha tutti i torti. Belly non ha voluto invitare la sua cosiddetta migliore amica alla festa del quattro luglio a Cousins Beach, nonostante quest'ultima le avrebbe prestato vestiti e scarpe (?). Taylor. Che ha sempre ascoltato ogni minimo discorso di Belly su Conrad, ogni minima stronzata. Taylor che l'ha dovuta sopportare. Un bel vaff— ci stava, sinceramente. Ma va be', sarà per un'altra volta. Oh, e dopodiché Belly se n'è altamente fregata. E va be'.
Diciamo che sono rimasto sconvolto dall'immaturità di Belly, ancora una volta. Avendo sedici anni mi sarei aspettato un cambiamento netto. Invece no. Stessa cosa Conrad, che tiene sempre il broncio e che se ne sta sempre per i fatti suoi. Scontroso, freddo e distaccato. Prima dice a Jeremiah che non è interessato più a Belly e poi, quando li vede baciarsi, si incazza con Belly e non le rivolge la parola.
Comunque, a mettere a posto le cose con la casa - scusate il gioco di parole - c'è la nostra carissima Laurel, che con il suo aiuto i ragazzi di Beck riescono ad avere la proprietà della casa. Perché? Perché Laurel ha fatto, letteralmente, una merda il signor Fisher, ed io sono stato letteralmente contento di questa cosa. Azione, azione, azione!
Tornando un attimo al discorso di Jeremiah, riesce a baciare Belly! Cosa che mi ha fatto entusiasmare, anche se lui meriterebbe di meglio. Insomma, dopo averlo baciato corre subito dietro Conrad. L'ha baciato solo per far ingelosire il fratello, cosa che ammette indirettamente. E niente, devo dire che questi attimi di triangolo mi hanno fatto felice!
La cosa che mi lascia sconcertato è che, alla fine, sembra che Belly si sposa. Attenzione: sembra. Ma con chi? Dice di amare Conrad, ma allo stesso tempo è felice nel vederlo soffrire e lo abbandona, andandosene via con Jeremiah. Quindi si sposa con Jeremiah? Oppure con qualcun altro che ha conosciuto dopo? E poi cos'è successo nell'arco di quei due anni? Belly e Conrad si sono rincontrati? Belly e Laurel sono ritornate a Cousins Beach quell'estate e le estati future? Insomma, è stato un finale che mi ha lasciato tantissima curiosità.
Non posso che dire che leggerò sicuramente anche il terzo capitolo della serie! E questa volta, per questo secondo libro della trilogia dell'estate, il mio voto è il seguente:
Jenny Han vive a Brooklyn, New York, dve ha frequentato la New School ottenendo un Master in Scrittura Creativa.
Non è estate senza te è il secondo romanzo di una trilogia molto romantica iniziata con L'estate nei tuoi occhi e che sarà completata da Per noi sarà sempre estate.
Copertina originale |
Questo secondo romanzo, è passato da bello a carino. Se nel primo c'era la curiosità di un titolo totalmente nuovo, nel secondo quella curiosità non c'è più, ma c'è la curiosità di vedere se si legge qualcosa di migliore rispetto al primo romanzo. Niente di migliore, ma anche niente di peggiore. Anzi, di cambiamenti ne ho visti veramente pochi, e più verso la fine, cosa che mi ha deluso un pochino. Anche se, ammettendolo, è stato leggermente più coinvolgente del primo, e questo è già un punto a suo favore.
Come per il primo, lo stile della Han è veramente semplicissimo - anche se più volte ritroviamo la stessa parola ripetuta più volte nell'arco del romanzo (ad es. ghingheri.. parola ripetuta tipo ventimila volte nel libro) - e scorrevole. Cosa che non mi è andata a genio è stata la moltitudine di flashback. Veramente, ne erano troppi. Nell'arco di quaranta pagine ci sono tipo dieci capitoli di flashback e altri dieci di scene 'in corso', per così dire. Mi hanno fatto venire il mal di testa, anche perché alcuni capitoli non lasciavano ad intendere che erano flashback, quindi bisognava leggere le cose più e più volte, rubando tempo prezioso alla lettura.
Con le cose fastidiose, però ci sono anche le cose belle. Infatti, cosa che apprezzo molto sono stati i punti di vista di Jeremiah. Sì, ci sono stati interi capitoli (lunghi tre o quattro pagine su per giù) dettati dal punto di vista del più piccolo dei fratelli Fisher. Veramente una fantastica idea da parte della Han, almeno così siamo venuti un po' a conoscenza dei sentimenti, dei ricordi e dei pensieri di Jeremiah!
Entriamo un po' nella storia, ecco.
Conrad si è perso e, ovviamente, Jeremiah cerca l'aiuto di Belly per ritrovarlo. Lei accetta e non dice nulla alla madre, anzi le mente. Le dice che sarebbe stata a dormire a casa di Taylor. La madre, palesemente ancora distrutta e confusa dal funerale e dalla perdita della sua migliore amica Susannah, ci casca e la lascia andare. Adesso io dico: mio dio, Belly! Susannah era la migliore amica di tua mamma! Tua mamma ama i ragazzi. I ragazzi amano Laurel. Qual è il tuo problema? Lei avrebbe dovuto saperlo. Comunque, Jeremiah e Belly trovano Conrad a Cousins Beach. Non è lì per quale stupido motivo. È lì per un motivo ben preciso: 'difendere' in un certo senso la casa. Esatto, perché Adam - padre dei due - vuole venderla. Jeremiah, Conrad e Belly, quindi, cosa fanno? Organizzano la festa del quattro luglio lì, nella casa di Susannah. E appena Laurel, la madre di Belly, lo scopre sono guai amari. Subito nasce una forte discussione madre-figlia, che finisce con uno schiaffo da parte di Laurel. Povera Belly mi venne da pensare, insomma era appena uscita da una discussione con la sua 'migliore amica' Taylor che subito la madre le da contro. Però questa discussione è stata un bene, ha ravviato un po' il romanzo. Diciamo che in quel momento non sapevo se essere eccitato dalla scossa, oppure essere angosciato perché Belly aveva detto la verità. Una verità dura: Avrei preferito Susannah come madre.. e non è una cosa bella da sentire o da dire.
Candice Accola, attrice perfetta per interpretare Taylor! |
Diciamo che sono rimasto sconvolto dall'immaturità di Belly, ancora una volta. Avendo sedici anni mi sarei aspettato un cambiamento netto. Invece no. Stessa cosa Conrad, che tiene sempre il broncio e che se ne sta sempre per i fatti suoi. Scontroso, freddo e distaccato. Prima dice a Jeremiah che non è interessato più a Belly e poi, quando li vede baciarsi, si incazza con Belly e non le rivolge la parola.
Comunque, a mettere a posto le cose con la casa - scusate il gioco di parole - c'è la nostra carissima Laurel, che con il suo aiuto i ragazzi di Beck riescono ad avere la proprietà della casa. Perché? Perché Laurel ha fatto, letteralmente, una merda il signor Fisher, ed io sono stato letteralmente contento di questa cosa. Azione, azione, azione!
Tornando un attimo al discorso di Jeremiah, riesce a baciare Belly! Cosa che mi ha fatto entusiasmare, anche se lui meriterebbe di meglio. Insomma, dopo averlo baciato corre subito dietro Conrad. L'ha baciato solo per far ingelosire il fratello, cosa che ammette indirettamente. E niente, devo dire che questi attimi di triangolo mi hanno fatto felice!
La cosa che mi lascia sconcertato è che, alla fine, sembra che Belly si sposa. Attenzione: sembra. Ma con chi? Dice di amare Conrad, ma allo stesso tempo è felice nel vederlo soffrire e lo abbandona, andandosene via con Jeremiah. Quindi si sposa con Jeremiah? Oppure con qualcun altro che ha conosciuto dopo? E poi cos'è successo nell'arco di quei due anni? Belly e Conrad si sono rincontrati? Belly e Laurel sono ritornate a Cousins Beach quell'estate e le estati future? Insomma, è stato un finale che mi ha lasciato tantissima curiosità.
Non posso che dire che leggerò sicuramente anche il terzo capitolo della serie! E questa volta, per questo secondo libro della trilogia dell'estate, il mio voto è il seguente:
bello!
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E sono riuscito a concludere anche questa recensione!
A presto,
Vincenzo ☼
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